
- di Madonnager
Armocromia: la palette giusta ci esalta incredibilmente. Tema 100% da rubrica “DONNA”, a questo giro.
Se non ci conosciamo ancora mi presento: sono Atena, in arte Madonnager (mamma-donna-manager) e dispenso consigli che nessuno ha chiesto su come conciliare le nostre varie personalità. Restiamo in contatto sul mio profilo Instagram se l’articolo è di tuo gradimento!
Se sei uomo, stai leggendo e per te tortora non è (solo) un uccello, accomodati e benvenuto. Si sa, tutte noi abbiamo in mente alcune magliette o vestiti che ci fanno emanare una luce speciale: gli altri ci fanno i complimenti e noi stesse ci sentiamo più belle. Non è un caso e non è solo questione di modello e fitting: spesso è proprio il colore che fa la differenza. L’argomento non mi è del tutto nuovo, per anni per lavoro mi sono occupata, tra le altre cose, di cataloghi moda, lavorando con fotografi e stylist. Un pò, vedendoli all’opera, avevo istintivamente assorbito la capacità di abbinare i colori migliori, anche su me stessa.
Ma…seguendo ormai da un pò di tempo su Instagram una consulente di immagine, un pò perchè la conosco anche di persona, un pò perchè l’argomento mi affascina, mi sono resa conto che non ne sapevo poi così tanto a livello teorico.
Lei fa sempre dei quiz: che stagione è Sandra Bullock? A che sottogruppo appartiene Jennifer Aniston? MA CHE DIAVOLO NE SO, la mia risposta standard… Quindi, incuriosita, l’ho interpellata per saperne di più. Mi ha dedicato una consulenza a domicilio per capire meglio la teoria e poterla condividere anche con voi, come da vostra non pervenuta richiesta.
Prima di tutto un breve cenno storico interessante. La disciplina dell’armocromia e la certezza che la palette giusta ci esalta incredibilmente, nascono con la TV a colori. Le costumiste di Hollywood si erano rese conto che le varie attrici non rendevano tutte bene sullo schermo con gli stessi pantoni. E negli anni hanno cominciato ad affinare la tecnica per fare risaltare ognuna al massimo.
Ci si ispira ai colori presenti in natura nelle varie stagioni (ecco perchè Sandra Bullock E’ una stagione, il che non ha nulla a che fare con la sua data di nascita) e a seconda del nostro fenotipo (occhi, capelli, pelle) stiamo meglio o peggio con una determinata palette di colori.

Valentina (@valestylelife), per stabilire la mia stagione è arrivata molto ben equipaggiata. Prima di tutto con un metro e ottanta di persona perfettamente vestita e truccata. Ovviamente con colori che ne esaltavano la bellezza (della serie, ottimo biglietto da visita).
Poi una borsa piena di drappi, pezze, pantoni e palette per capire insieme quelli più adatti alla mia persona.

Siamo partite confrontando colori caldi e freddi, con i tessuti accostati al mio viso. Il tutto da struccata e con capelli coperti: devi vederti nel tuo punto massimo di bruttezza (ehm naturalezza) per capire se è il grigio o il melanzana ad ammazzarti e seppellirti definitivamente puntando i riflettori sulle occhiaie.
Ebbene spoiler: nel mio caso è il grigio.
Allo stesso tempo, con viva e vibrante soddisfazione, scopri tutta un’altra serie di colori che mai avresti pensato di prendere in considerazione da sobria. Come l’albicocca o il salmone, che invece fanno brillare di intelligenza l’iride.
Incredibile.
Ma non è finita: ogni stagione ha tre sottotoni ( L’ESTATE può essere SOFT, LIGHT o COOL, L’ INVERNO COOL, DEEP o BRIGHT e via dicendo).
Anche il contrasto ha il suo impatto infatti: alto (righe bianche e nere sotto a sinistra) o basso (bianche e grigie a destra) possono essere prevaricanti e far risaltare più o meno il viso.


Dopo l’analisi è emerso, come da spoiler, che sono AUTUNNO, con sottogruppo SOFT (i colori intensi e i contrasti eccessivi mi prevaricano). C’è tutta una serie di colori che quindi esaltano al massimo il mio incarnato. E, ho scoperto, posso sconfinare nella palette soft dell’ESTATE, la stagione a me più adiacente. Con nuance che magari mi stanno addirittura meglio di un AUTUNNO DEEP. Condividono questo destino con me, tra le altre, Drew Barrymore, Nicole Richie e Mary Kate Olsen (non so l’altra gemella). E David Beckham con Ryan Gosling tra gli uomini (devo chiedere se l’armocromia autorizza le stesse stagioni ad uscire insieme o se si deve trovare una stagione complementare… Dovrei verificare a questo punto se l’ING mi è in palette…).

Scherzi a parte non è così banale quindi l’argomento, seppur meravigliosamente frivolo. Lei ha proprio fatto dei corsi, anche con Rossella Migliaccio, la guru italiana della materia (qui il suo libro). Ma il passaggio dalla teoria alla pratica va fatto proprio con un confronto dal vivo con i colori: così capisci nel dettaglio tutte queste sfumature, trovando appunto l’armonia.
A fine sessione ho ricevuto un mini vademecum con tutte le nuance che d’ora in poi faranno parte del mio guardaroba e make up. Oltre alle 50 sfumature di cammello, beige e marroni, che già avevo capito mi donassero (ora ne ho avuto conferma ufficiale), ho tutta una nuova serie di colori da cui attingere. Ho scoperto ad esempio che il mio colore jolly è il verde oliva. Ho iniziato a dare una chance all’ottanio (uomini se siete arrivati fino a qui senza fuoriuscita di sangue dal naso vi stimo. Avete almeno trovato un’ottima idea regalo originale per le vostre compagne: una consulenza di armocromia!). Ora so anche che per me gioielli e accessori d’oro sono meglio dell’argento (che sfiga, eh!) e che dovrò provare l’ombretto melanzana.

Bandito invece il grigio, come anticipato.
Ho passato davvero volentieri del tempo con Valentina, che vi invito a seguire su Instagram (qui la sua pagina) per saperne ancora di più! Vi auguro di capire una volta per tutte che stagione è SANDRA BULLOCK…
Armocromia: la palette giusta ci esalta incredibilmente quindi? La risposta è si. Sono autunno! Ora ne ho la certezza. E tu sai già di che stagione e sottogruppo sei?
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