Benvenuti al Sud: nel Cilento sto contento

Benvenuti al Sud: nel Cilento sto contento

Benvenuti al Sud: nel Cilento sto contento. Potrebbe essere il titolo di un nuovo film, invece è l’articolo che nessuno ha chiesto sulle nostre vacanze!

Come sempre un po’ è come un diario per noi, da rileggere quando ne avremo voglia, un po’ spero di ispirarti per una prossima mèta o nel caso tu abbia già decisio di trascorrere qualche giorno in Campania e sia capitato su questo blog. L’itinerario e le tappe sono state proposte da un originario dei luoghi, Raffaele (detto Lello), ho messo tutti i tag nel caso qualche posto ti intrighi particolarmente!

Tecnicamente siamo stati per lo più a nord del Cilento (che inizia giusto sotto a Paestum) ma non stiamo qui a fare i laureati in geografia, in ogni caso per capire meglio i luoghi, se non sei pratico, ecco una mappa.

Manca Erchie, all’altezza della SS163 a est di Amalfi

SPIAGGIA DI ERCHIE IN COSTIERA

Siamo giunti in provincia di Salerno, vicino a Battipaglia (dopo 10 ore di viaggio in auto e 74 “quanto manca, quando arriviamo” dei bambocci) ospiti della mamma di Lello (la stessa coppia con figlio grande compagno di merende del nostro, con cui siamo stati ad Andalo, per di qua se ti eri perso quel racconto).

Il panorama dalla Costiera

La zona ideale per fare diversi giri. Siamo partiti alla grande con una giornata al mare in Costiera, raggiungendo in auto la spiaggia di Erchie, tra le prime che si incontrano venendo da est.

Orbene, qui ad agosto se vuoi prendere posto non potendo prenotare, devi alzarti presto. Per fortuna essendo due famiglie con pater familias ingegneri, sveglia, ordine e disciplina (!) non mancano, quindi siamo usciti di casa alle 7.30 per ritrovarci un’ora dopo in pole position su una bellissima spiaggia. E i tedeschi muti, con i milanesi imbruttiti non si scherza.

Foto ricordo del peso forma a inizio vacanza

Lì abbiamo preso un pedalò e tra i tuffi nell’acqua trasparente è ufficialmente iniziata la vacanza.

PAESTUM AL MARE

Un paio di giorni li abbiamo poi passati nelle spiagge attrezzate di Paestum. L’offerta è ampia, noi siamo stati al Lido Conchiglia, ben curato e spazioso. Con sorpresa abbiamo scoperto che c’era incluso un servizio animazione bambini sulla spiaggia. Per non parlare della navetta gratuita dal parcheggio nella pineta alle spiagge. Ottima organizzazione.

Incredibile, in Liguria mai vista una cosa del genere e sì che ci vorrebbe così poco. Conosci il tuo target! Se tutti applicassero bene il marketing… In ogni caso mio figlio non ha particolarmente gradito di vestirsi da pagliaccio e girare per la spiaggia come un pirla. Ma almeno abbiamo apprezzato lo sforzo.

La mia amica Sara mi ha portato dal parrucchiere locale, tale Alfonso, che mi ha dato del voi per tutto il tempo. Che sensazione sublime! E’ un retaggio che deriva dal Fascismo in cui il Lei era stato vietato perchè… poco virile e sostituito dal Voi. Ooooookkkkkkeeeeeeiiii…Nel Sud è rimasto in voga tutt’oggi in alcune regioni.

EBOLI

La sera Nonna Filomena, ribattezzata “SantaSubito” si è tenuta i tre bambini e ci ha permesso di passare una cena piacevolissima al Ristorante “Il Papavero”. Anche uno chef stellato, oltre a Cristo, si è fermato ad Eboli. E noi gli abbiamo reso giustizia. Il posto incantevole, con un pergolato molto rilassante e romantico.

Se solo l’ING si fosse portato un chitarrino…

SALERNO

Il Duomo. Purtroppo ho solo un video del porticato interno, davvero suggestivo
La Cripta

La sera dopo è stata invece l’occasione per visitare la città e il meraviglioso Duomo di Salerno, con un chiostro e la cripta dove sono conservate le reliquie di San Matteo. Per poi mangiarci una pizza (alla Siciliana nel mio caso, con melanzane al funghetto) lì di fronte, da Criscemunno.

Ovviamente anticipata da un giro di fritti e seguita da una notte in cui ho lottato duramente per digerire. Ma ho sconfitto il cinghiale della pubblicità Brioschi (vi ho mai detto che vivo in un delirio di rimandi pubblicitari?) e ho definitivamente vaccinato il mio stomaco al tour de force culinario della vacanza.

In effetti potevo intitolare “Benvenuti al Sud: nel Cilento son contento e mangio tanto”

POSITANO E AMALFI

Degna di nota la giornata spesa di nuovo in Costiera, questa volta partendo dal porto di Salerno e via mare, sempre abbastanza presto. Eravamo in coda alle 9.30 e c’era già una fiumana di persone.

Ho comprato dell’acqua vista l’ora di viaggio abbondante prevista, usufruendo dell’offerta di un simpatico venditore: una bottiglia 1€, due bottiglie 2€ e tre bottiglie 3€. Mi sono molto divertita, quelle dietro di me no. Ho commentato con il buffo buontempone che non tutti hanno sense of the humor e lui mi ha risposto “saranno milanesi”. Lì non ho capito bene se gioire per non essere stata identificata come maledetta nordica, o dispiacermi per il pregiudizio che hanno verso noi polentoni. D’altronde non che a parti inverse si sia andati leggeri in passato, ma volemose bbene ora.

Il viaggio è mozzafiato, si vedono tutti i borghi della costiera amalfitana, ma mi raccomando porta crema e cappello, non fare come l’ING che a un certo punto si è messo il mio foulard in testa per la disperazione sembrando Lawrence D’Arabia.

Giuro di avere la liberatoria e il consenso alla pubblicazione di questa immagine ai sensi degli artt. 10 e 320 cod.civ.

Le tappe? Positano prima, dove abbiamo fatto un giretto e mangiato una granita di limoni che ci ha rimesso in sesto dato il caldo e l’arsura. Spuntino, veloce giro shopping e via.

Poi la meravigliosa Amalfi. E’ evidente che c’è un disegno Repubblico-Marinaro nei nostri spostamenti. Viaggio a Venezia l’anno scorso e a Genova questa Primavera. Pisa non ci scampi. Ad Amalfi a sorprenderti appena sbarcati, c’è il Duomo, la cui visione celestiale è stata turbata dalla sparizione momentanea di mia figlia. Ha la tendenza ad allontanarsi e l’abbiamo persa di vista qualche secondo, per poi ritrovarla in lacrime con tre turisti spagnoli che cercavano di consolarla. Che angoscia. #consigliononrichiesto: insegnare a memoria il numero di cellulare di mamma e papà o scriverglielo su un braccialetto/sull’etichetta del cappellino, come ho fatto poi. Meglio ancora girare con il guinzaglio fino ai 18 anni, con buona pace di Maria Montessori.

Ottima la delizia al limone che si può assaggiare alla pasticceria Pansa. La chicca è poi visitare il Museo della Carta, camminando un po’ in su nel Paese.

Vale il biglietto, i bambini hanno visto i macchinari che si usavano all’epoca e provato a realizzare un foglio con impasto di acqua e cotone. Molto interessante!

LUSTRA

Gli ultimi giorni li abbiamo passati nel Cilento vero, a Lustra, in campagna dove nonna Filomena ha una bella seconda casa con orto. Per arrivare al mare ci vuole una mezz’ora, ma la strada in auto che porta alla costa dall’entroterra con vista su Capri e i gradi in meno che regalano un pò di sollievo nelle caldi estati sono stati motivo di grande piacere.

Così come l’aperitivo preso nel Castello di Rocca Cilento. Place to be per la vista e la maestosità dell’edificio restaurato di recente, ora dimora di charme (si può pernottare) e location da Matrimoni. In effetti i prezzi esprimono il concetto in modo eloquente, comunque per bere qualcosa ci sta. Qui abbiamo incrociato anche il Maestro Peppe Vessicchio, indossante un’insolita polo verde, che andava via mentre noi arrivavamo. Non dirigeva nessuna orchestra e in effetti sembrava un pò spaesato, ma molto rilassato.

PAESTUM SCAVI

Facendo base qui siamo tornati a visitare Paestum, questa volta dal punto di vista archeologico. Sia di sera, dove essendoci la notte Bianca e i biglietti ridotti è stato praticamente impossibile entrare, ma i templi illuminati sono uno spettacolo incredibile da vedere anche da fuori. Sia una mattina, dove abbiamo preso una guida e imparato tanti aspetti interessanti del sito. Il servizio non è incluso nel biglietto, le visite si organizzano in modo indipendente prima di entrare in biglietteria- C’è un gazebo bianco subito fuori.

Ospita il Tempio greco meglio conservato al mondo, quello dedicato a Nettuno (anche se non è sicura l’attribuzione. Ho capito che l’archeologia è fatta di molte congetture e poche certezze, in continuo aggiornamento).

In generale i 3 monumenti (ci sono anche i templi di Era ed Atena, per mio sommo e ingiustificato orgoglio) sono ben tenuti. Era un’area tranquilla, di contadini, non teatro di particolari vicende storiche. Abbandonata poi per il diffondersi della malaria. Quindi i resti sono rimasti intatti a lungo. Interessante anche la visita del foro e del macellum, il mercato della carne e del pesce (lo si è capito per il ritrovamento di gusci di ostriche nel fondo di una vasca), l’anfiteatro per i giochi e il “comitium” per le decisioni politiche.

Incredibile ogni volta pensare alla grandezza dei Greci, per la quantità di cose che hanno inventato (le chiese sono nate riproducendo i Templi, i nostri Stadi e il Parlamento si ispirano ancora alle costruzioni dell’epoca. Per non parlare della filosofia e della democrazia…)

Merito anche dei Romani che hanno mantenuto e tramandato molto di quella cultura. Proprio di recente l’ING mi aveva rispolverato una conoscenza liceale “Graecia capta ferum victorem cepit” ossia «la Grecia, conquistata [dai Romani], conquistò il selvaggio vincitore». A Paestum con i resti greci e poi romani (che hanno apportato qualche cambiamento all’urbanistica ma lasciato molto) questo appare evidente.

SPIAGGE BANDIERA BLU: TRENTOVA E SANTA MARIA DI CASTELLABATE

Trentova

Abbiamo concluso il nostro soggiorno visitando poi un altro paio di spiagge Bandiera Blu: Trentova e la baia tra San Marco e Santa Maria, ai bagni “MAREDAMARE” dove il bagnino panza-e-permanente-bionda-oro munito ci ha deliziato con una compilation squisitamente anni ’80. Qui abbiamo pranzato in un localino sul mare a Castellabate, il posto dove si è girato appunto “Benvenuti al Sud”. Nel Cilento son contento è il mio sequel.

Guaglioncelli a Santa Maria di Castellabate

AGROPOLI

Altro posto degno di nota è Agropoli, cittadina di mare piena di vita dove abbiamo mangiato un “cuopp e fritt” (pesce fritto servito in un cono di carta) passeggiando per le stradine e da cui si gode di una vista incantevole (la foto copertina dell’articolo), salendo la scalinata e guardando il porto dalla parte vecchia della città.

Qui io e la mia amica ci siamo fatte fare delle ciabattine su misura da Valente. Puoi scegliere colore, modello, eventuali decorazioni e altezza tacco. Che meraviglia! Se resti qualche giorno in zona prenota le tue scarpe appena arrivi, le preparano in un paio di giorni. Se no ci sono anche modelli prêt-à-porter.

E con questo shopping della Madonnager si è concluso il nostro soggiorno piacevolissimo.

Porteremo sempre nel cuore l’accoglienza, l’ospitalità, i paesaggi e il buon cibo, nonchè il piacere di aver trascorso con i nostri amici pazienti e allegri questi giorni di ferie.

Sara ha capito subito come spegnere sul nascere i miei momenti di nervosismo, quasi sempre legati alla fame. A Paestum sotto il sole alle 13.30, mentre passeggiavamo vicino alle colonne e io vedevo i Santi più che gli Dei, dopo che ho tirato una risposta acida all’ING che proseguiva imperterrito nella visita, con fare affabile e un bel sorriso mi ha chiesto: “biscottino?”. Vedi? E’ facile andare d’accordo con me!

Anche i bambini sono stati nel complesso bravi e a loro volta si sono goduti la vacanza e i bei posti, speriamo restino anche nella loro memoria.

Bonus per te: un reel con la ricetta della pasta allo Scarpariello, facile, veloce…. ma tu ce l’hai la mano di Nonna Filomena? Io ci devo lavorare…

ABBAZIA MONTECASSINO

Rientrando al nord abbiamo spezzato il viaggio dormendo nel Lazio, c’è stata prima quindi occasione di visitare l’Abbazia di Montecassino, dove sono seppelliti San Benedetto e Santa Scolastica.

Che pace, che serenità! Tutt’ora ci vivono dieci monaci che seguono la Regola, capitanata dall’ “ORA ET LABORA”.

Anche in questo caso fare la visita guidata ha dato certamente un valore aggiunto, siamo giunti qui anche perchè avevamo scoperto che per realizzare il Duomo di Salerno si fossero ispirati a questa costruzione, per il chiostro ma anche per la Basilica: lo stile è uguale!

Che dire, meta consigliatissima e “Benvenuti al sud. Nel Cilento son contento” davvero l’unico titolo possibile per questo articolo.

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