Io in una delle mie sessioni drena-portafoglio dal parrucchiere

Come donna sono cresciuta a pane e rimmel. I miei genitori per anni hanno lavorato in aziende della cosmetica. E anche io all’inizio della mia carriera. Ricordo quando guardavo ammirata mia mamma mentre si truccava perfettamente ed usciva di casa impeccabile.

Ho ereditato questa tensione verso l’essere sempre curata perché è un modo inconscio di non rinunciare alla mia dignità di donna, anche quando manca il fiato dalle tante cose da fare e sarebbe più facile lasciarsi andare. Insomma: si all’esaurimento nervoso, ma don’t touch my lipstick.

Volersi bene e prendersi cura di sè non passa solo dal trucco e parrucco ma anche da una vita di sport e alimentazione sana. Personalmente pratico pilates, body flying (più yoga facciale!) e mangio un pò di tutto. Sono decisamente una buona forchetta.

La forma conta, ma bisogna coltivare anche il contenuto. D’altronde porto l’ambizioso e low-profile nome della Dea della Saggezza. Per non abbassare mai la guardia e mantenere un livello costante di buoni pensieri la lettura aiuta molto.

Da un anno ho iniziato a leggere (a volte ri-leggere) i grandi classici, prendendo spunto da un bellissimo poster “leggi&scratcha”. E qui tengo il conto di quali ho letto, con mini recensioni che spero possano accendere la curiosità in qualcun altro. «Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro». (U.Eco)

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