
- di Madonnager
L’imbattibile potere motivante dei desideri. Sviluppiamo il tema e chiariamo perchè ci sono io con un grazioso zainetto corallo come diapositiva di accompagnamento all’articolo.
Attenzione questo non è SOLO un #consigliononrichiesto. E’ l’occasione per una riflessione. Chi come me è degli anni ’80 sa che c’erano certi must have.
Uno di questi era lo zainetto Mandarina Duck, tornato di recente in auge.
Or bene, i miei non me l’hanno mai comprato quello originale. C’era la pratica versione low cost Mandarancia Drink o Mandarina Drunk a seconda della fantasia del contraffattore.
Quel mancato primo status symbol delle elementari mi è rimasto nell’inconscio, come le Superga dorate che mi ero infatti comprata qualche anno fa. Con lo stesso sentimento di rivalsa. Ho fatto fatica a non attaccarci pure dei mini ciucci colorati in plastica (ma che ne sanno i duemila!). O come alcuni giochi che costavano un rene: Emiglio è meglio, il Dolce forno Halbert o la casa a nove piani di Barbie (hai visto il film? Qui la mia recensione….)

Tieni piccola Atena ecco qui, hai aspettato tanto, ma ora giustizia è fatta.
Ok è in un colore assurdo ma preso con un onesto 60% di sconto su Veepee, ed è nella tua palette, cosa vuoi di più? Emiglio è meglio te lo scordi anche oggi.

Non era una guerra dichiarata ufficialmente, quella dei miei, ma non sono mai stati due ossessionati dalle marche, dalle mode. Anzi mi hanno cresciuto facendomi tanti regali, per carità, non posso lamentarmi (il privilegio di essere figlia unica). Ma forse quello più grande è stato darmi una paghetta mensile più che dignitosa da amministrarmi, come un budget. All inclusive.
Potevo prendermi i LEVI’S certo, ma dovevo fare bene i conti perchè dovevo pagare abbonamento al pullman, libri, altri vestiti, serate al week end etc.
Volevo le scarpe all’ultimo grido? Dovevo rinunciare a qualcos ‘altro.
Ecco, questa abitudine fin da ragazza a gestire i miei soldi (non sempre in modo oculato, ma nel caso ne pagavo le conseguenze), mi ha sicuramente aiutato.
Perchè ho sviluppato la voglia di crearmi la mia indipendenza economica appena è stato possibile, e ad avere i miei vari desideri come carote motivatrici che mi spronavano a raggiungere i miei obiettivi. E a non mollare.
Insomma: un totale fallimento educativo per i miei sulla questione NO LOGO (sono stata pure Brand Manager per molti anni, con un approccio assolutamente consumistico nonostante le buone intenzioni). Ma direi un buon successo nel non avermi tolto la fortuna di avere desideri. E anche per la mia consapevolezza finanziaria (sul rapporto delle donne con il denaro ne avevo parlato qui).
Quando hai tutto, quando tutto è dovuto… Qual è la tua molla? Per cosa ti svegli al mattino? Questa ad esempio è una delle causa del fallimento della nostra economia italiana, basata in gran parte su piccole e medio imprese.
Dove l’imprenditore che fa fortuna dando il massimo e costruendosi un piccolo impero spesso non si assicura il giusto passaggio di testimone. I figli, che hanno avuto la pappa pronta e la Porche in garage senza essersela guadagnata… che voglia avranno mai di prendere le redini con tutti gli oneri, oltre gli onori, che ne conseguono? L’imbattibile potere motivante dei desideri…
Ora lo so che sembra il ragionamento di una Bocconiana senza cuore ma chi mi conosce (si dai, un po’ anche voi) sa che non sono così vile e materiale (solo). Ho avuto e ho anche tanti sogni immateriali.
Ci sono anche molte molle intangibili che ci fanno alzare al mattino. L’essenziale resta invisibile agli occhi. Lo credo davvero. Comunque un po’ di motivazione a impegnarsi di più per ottenere di più credo sia il motore che migliora la società. Mi scusi Marx per questo discorso capitalista.
Il tutto per dire che se i miei mi avessero permesso e regalato tutto nella vita non avrei avuto quel piacere che deriva nel raggiungere alcuni obiettivi e auto premiarsi per questo. Lo facevo anche all’università se passavo un esame a pieni voti.
Anche io con i miei bambini non sono una dal regalo facile e immotivato. Mi piace che sperimentino fin da subito la bellezza di coltivare un desiderio e guadagnarselo con le proprie forze. (Ad esempio accumulando stelline quando si comportano bene o fanno esercizi in più di inglese).
E spero che un giorno si comprino da soli l’equivalente del mio zainetto Mandarina Duck con un certo orgoglio.
L’imbattibile potere motivante dei desideri.
Tu cosa ne pensi? Ce l’avevi la Villa a 9 piani di Barbie? Qual è il tuo desiderio tangibile mai realizzato? Ce l’hai ancora? E uno intangibile?
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