
- di Madonnager
Storie di donne mitologiche per bambine mitiche: un titolo un programma.
Come potevo non comprarlo? Proprio io che mi chiamo Atena? Mi auto-proclamo quindi ambassador di questo bellissimo progetto.
Sarà che conosco gli autori*: quando ho visto che avevano iniziato a frequentarsi, ho capito che avrebbero prodotto di sicuro qualcosa di interessante insieme. Così è stato!
Sapete quanto ami i libri su donne e uomini fonte di ispirazione, sono tra le nostre letture preferite e ne avevo parlato in questo articolo.
L’idea di variare un po’ con un affondo mitologico mi è subito sembrata brillante.

Storie di donne mitologiche per bambine mitiche è un libro ricco e stimolante, anche impegnativo come è giusto che sia. I miti sono complessi di loro. Eppure è stato accolto con interesse da entrambi i miei figli. Già da qualche tempo leggiamo le principali storie con edizioni adatte alla loro età e sono molto affascinati dalle avventure di Ulisse, del Minotauro, di Ercole. Più le trame sono truci più ovviamente vogliono risentirle e approfondire. E nella mitologia greca non ne mancano…
Il taglio di questo libro è più sui personaggi femminili. Ben 21! Da Didone, a Gea, passando per Elena e Penelope… Dopo aver riassunto la storia di ciascun mito, si analizza come le caratteristiche di quel personaggio possano insegnare qualcosa alle bambine di oggi e domani. Il coraggio, la pazienza, l’empatia, l’ingegno, la resilienza, il lavoro di gruppo… Piccole manager e imprenditrici crescono! Che mia figlia possa trarre spunto da donne in gamba mi fa certamente piacere, ma queste letture le indirizzo sempre volentieri anche al figlio maschio. Sta crescendo con la consapevolezza che anche l’universo femminile è capace di azioni degne di nota e ammirazione.

Come prevedibile non manca la storia di Atena! Mia mamma è sempre stata appassionata di mitologia e ha scelto lei il mio nome. Condivido questa sorte con altri bambini, figli di amici e persone conosciute negli anni: Diana, Dafne, Ettore, Enea, Ippolita, Gea, Ulisse. Purtroppo gli iscritti al club dei nomi originali hanno da sempre dovuto sorbirsi ogni genere di commento e battuta, dalla più colta (nel mio caso: Glaucopide Atena, ossia dagli occhi di civetta, l’animale sacro alla Dea) alla più becera (Atena, come quella dei cavalieri dello zodiaco?).
Per non parlare delle incomprensioni al telefono (ho rischiato che su una mia torta di compleanno ci fosse scritto “Auguri, APPENA 30 anni!” invece di “Auguri Atena, 30 anni”. Per fortuna ho colto in tempo il misunderstanding con la pasticciera, cavandomela solo con l’aggiunta dell’H, ATHENA, la versione chic per le grandi occasioni. (E’ andata peggio a quella che voleva My little Pony e si è ritrovata Little Tony sulla crostata, a ben vedere).
Anche da piccola ho avuto qualche problemino, avevo i capelli alla maschietta, la gente mi chiedeva “come ti chiami bel bambinO?” E alla risposta “Achigna Panca” (storpiando anche il cognome) restava alquanto spiazzata. Nonostante questo sono davvero molto affezionata al mio nome.
La Dea della saggezza è stata messa in copertina, con mio sommo piacere e riscatto (chiedo scusa per la lunga digressione), ed è ovviamente il personaggio che va per la maggiore in casa nostra. Proprio vero che “nomen est omen”, a quanto pare ero destinata a dispensare consigli (anche se non richiesti, come sapete, nel mio caso).


Mio figlio ha già sei anni e segue sicuramente meglio tutti i racconti (Medusa e le Amazzoni ad ora le altre sue storie preferite), la piccola a 4 non è ancora in grado di cogliere tutte le sfumature ma ascolta attenta e a un certo punto crolla di sonno (le leggiamo la sera prima di andare a letto). Da non sottovalutare questo aspetto mooolto caro alle mamme e ai papà. Sono insegnamenti che comprenderanno meglio quando saranno più grandi e potranno leggere e rileggere da soli, ma perché non iniziare da subito a seminare?
Piacciono molto anche le illustrazioni (sono di Silvia Baroncelli)! Ogni personaggio ha inoltre un disegno da personalizzare a fine libro: si possono ritagliare e conservare. Ci hanno salvato un paio di pranzi al ristorante tenendo tranquilli e seduti i bambocci.

Insomma una lettura piacevole per tutti, grandi e piccini e soprattutto formativa. Dovrebbe diventare testo obbligatorio anche per evitare sfottò a tutti i bambini e alle bambine dai nomi mitici del mondo. Dove si firma la petizione?
Un plauso ad Eliana e Federico, gli autori.
Se volete comprare il libro lo trovate a questo link:
Se avete bambini più piccoli c’è anche un’edizione apposta per i 4-5 anni più focalizzata sui disegni da colorare e con le storie più brevi (una divinità o personaggio mitologico per pagina!) Il titolo è appunto Donne mitologiche da colorare
* Federico Corradini era un collega in un’azienda in cui ho lavorato anni fa, professionista e persona di grande cultura (filosofo e semiotico), oggi CEO di un’azienda di consulenza multicanale, X Channel). La degna compagna Eliana Salvi l’avevo “scoperta” al programma Shark Tank, dove presentava a potenziali investitori (tra cui Briatore, Cannavale e Vigorelli) il suo social Pinktrotters, network per donne che viaggiano sole, per lavoro o passione. Da allora ne ha combinate di tutti i colori (è imprenditrice digitale, scrittrice, influencer e chi più ne ha più ne metta). Non ho mai avuto il piacere di conoscerla di persona ma ha l’aria di essere una di quelle donne super smart, che ti inebriano della loro spumeggiante simpatia.
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