5 trucchi da mamma “green”in quarantena

5 trucchi da mamma “green”in quarantena

5 trucchi da mamma “green” elargiti da me sembra una presa in giro.

Non sono proprio il modello più credibile e costante di una vita eco-sostenibile. Non è che me ne vanto eh. Ora non si può davvero proprio più fare gli struzzi però, bisogna mettere in atto qualche cambiamento.

Va detto che questa situazione, causata dal coronavirus, sta facendo emergere anche molti aspetti positivi come lo stare tanto tempo insieme in famiglia, imparare ad accontentarsi di quello che si ha e provare a cavarsela nonostante quello che non si ha. Partiamo quindi con le soluzioni green messe in atto dalla sottoscritta e famiglia in questa quarantena.

  1. Scrub con sale e fondi di caffè.

Ce lo siamo già detti: siamo diventate mamme ma restiamo sempre donne. Questo quindi non ci autorizza a lasciarci andare, neanche in situazioni extra ordinarie. Avendo rilevato una pelle screpolata e secca sugli stinchi e avendo purtroppamente terminato lo scrub “industriale”, ho dovuto farmene uno in casa. Cercando su internet ho trovato la ricetta per un intruglio a base di “fondi di caffè, sale fino, olio e qualche goccia del nostro olio essenziale preferito” (come dite? neanche voi avete un olio essenziale preferito? Ce ne faremo tutte una ragione).

Non aspettatevi una vera e propria ricetta, io ho messo tutto a occhio come le migliori cuoche, ottenendo una texture efficace ed energizzante (ovvio… c’era il caffè! Temo sia un effetto placebo, devo smetterla di auto-abbindolarmi…). In ogni caso con due fondi presi dalla caffettiera, sale q.b. e olio in abbondanza non potete sbagliare… avrete una pelle di velluto (e unta..ehm idratata).

2. Merende e spuntini sani, fatti in casa.

In realtà non siamo mai stati una famiglia che abusa di merendine confezionate. Mangiamo sempre abbastanza healthy, con tanta frutta e verdura. Anche se non mancano le soddisfazioni culinarie (leggi carne di puerco in tutte le sue sembianze. Si lo so, nessuno è perfetto). In questo periodo però, come molti altri italiani, ci siamo dati al consumo matto e disperatissimo di farina, lievito e forno, creando molte torte e pizze fatte in casa. Sane e nutrienti! E in più prepariamo sempre tantissima macedonia, avendo un fruttivendolo che fa consegna a domicilio con costanza, consentendoci di mantenere le buone abitudini.

3. Riciclo di vestiti

Sono figlia unica. La maggiore di 6 cugini. A mio figlio, il primo maschio della nuova generazione, è toccata la stessa sorte. E’ nato mentre lavoravo in un’azienda di abbigliamento e articoli per l’infanzia, grazie agli sconti dipendente l’ho fornito di un guardaroba da fare impallidire il figlio della Ferragni (per quantità eh, non per qualità). Già sapendo che nulla sarebbe andato sprecato. E ho avuto ragione! Tra mia cognata e le mie cugine sono stati sfornati altri 6 maschietti. Questa tutina ad esempio, la prima che ha indossato mio figlio alla nascita, è stata riproposta su ciascun componente neonato della famiglia (ironica la scritta “limited edition”!), come rito di iniziazione. Ne manca uno all’appello nella foto, ma siccome da piccolo era identico al fratello, fate conto che uno dei poppanti (l’ultimo a destra, che è davvero appena nato) valga doppio.

Mia figlia invece è nata diversi anni dopo le mie nipotine (figlie della sorella dell’ING), e i loro vestiti dei primi anni erano già stati dati via. In questo momento di cambio stagione sta cominciando finalmente a sfruttare tante delle meravigliose cose che erano state loro, anche se un pò in crescita. Nessuno avrà da ridire se il fitting non è perfetto.

4.Acqua

Siamo grandi consumatori di acqua liscia e frizzante. Con spreco di plastica in abbondanza. In questo periodo però, un pò per ovviare alla mancanza di approvigionamento costante, un pò perchè il peso è un problema, abbiamo eliminato l’acqua liscia sfruttando l’acqua del rubinetto filtrata dalla Brita, e stiamo andando a riempire sempre le stesse bottiglie con acqua frizzante alla “casetta” dell’acqua (un distributore pubblico della nostra città). Questa è una grande iniziativa della nostra baby sitter, che ci siamo sentiti di sposare.

5.Giochi

Al quinto assemblamento dello stesso puzzle, alla ventesima partita di “Indovina chi?”, dopo aver giocato tre ore e quarantacinque con i Super Zing se i vostri bambocci cominciano ad aggirarsi per casa molesti… bisogna ingegnarsi. Tra i 5 trucchi da mamma “green” annoveriamo quindi anche i giochi fai- da- te. Abbiamo già detto quanto siano utili i video con le attività proposte dalle insegnanti.

A volte, anche improvvisando, si possono creare dei giochi sfruttando materiali da riciclo e tenendo buoni i bimbi per ore (non è vero, diciamo minuti, ma è sempre grasso che cola). Noi, tra le altre cose, abbiamo fatto le ombre cinesi, gli origami, creato barchette con i mezzi gusci delle noci (con la cera e pezzi di stecchino da denti si crea l’albero maestro, con delle bandierine di carta si fanno le vele). Le famose bottiglie di plastica del punto sopra, un’amica le ha riciclate come birilli da bowling, organizzando una partita in salotto, geniale idea che proporrò presto anche ai miei. Infine abbiamo giocato con dei fogli fotosensibili (riproducono il processo della stampa fotografica, sfruttando sole e acqua), regalo molto apprezzato da parte di una mia cugina (li trovate qui, se vi interessa: è un sito di articoli a energia solare. Più green di così!).

Insomma in questi tempi di quarantena… avvengono anche miracoli!

E voi avete qualche consiglio green da condividere?

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