

Uomini e donne, alleati o nemici? I have a dream… no dai non rubiamo gli incipit altrui.
Senza farla troppo pesante…qual è, quale è stata la vostra esperienza di lavoro con i colleghi uomini?
A me tante volte è capitato di essere in riunioni in cui ero l’unica rappresentante del gentil sesso.
Non vi nascondo che si percepisce chiaramente che ci sono tre tipi di uomini:
-quelli diffidenti, infastiditi, che partono sempre prevenuti. Con cui ti devi proprio conquistare credibilità, autorevolezza e mantenerla costantemente. Perché ti aspettano fissi al varco in attesa di un errore o della conferma che non ce la puoi fare. Sono quelli che appena possono fanno un commento infelice, sessista e svilente.
-quelli che preferirebbero proprio che non fossi seduta al tavolo, perché troppo maestrina, troppo giovane… troppo donna. Che se possono, ti evitano.
E poi la mia categoria preferita: i supporter. I colleghi preparati, stimolanti e che se anche hanno maggiore esperienza, danno valore al tuo punto di vista, lo ricercano, perché sanno che può solo arricchire.
E incentivano ad esprimerlo. Questi uomini, quando sono capi, creano squadre miste perché sanno che l’output è migliore.
Specialmente quando si lavora e si ragiona su prodotti e servizi pensati per le donne, per cui anche l’esperienza personale può dare un valore aggiunto.
In uno dei libri che mi ha cambiato la vita e di cui parlerò spesso, ossia “Lean in”, “Facciamoci avanti” di Sheryl Sandberg (la numero due di Facebook) le aziende sono equiparate ad un aeroplano di cui uomini e donne rappresentano le ali. Il volo può essere davvero stabile solo quando entrambe equamente danno il loro contributo. Anche e soprattutto ai piani alti!
Secondo i dati di Eurostat 2018 però “Le donne rappresentano poco più di un quarto dei membri dei consigli di amministrazione nell’UE (27%) e meno di un quinto dei dirigenti (17%). Nonostante le donne siano all’incirca la metà di tutti i lavoratori dipendenti all’interno dell’Unione.”
Chiamatelo soffitto di cristallo, chiamatelo impari opportunità, chiamatelo il prezzo da pagare per la maternità, ma questi sono i dati.
Io credo che a volte anche noi siamo le prime a tirarci indietro per paura o le prime a non farci avanti quando si prospetta un’opportunità.
In questo dobbiamo ancora imparare molto dai nostri colleghi. E voi uomini che state leggendo, se state leggendo…E magari siete a capo di un team. Di quale categoria fate parte?
Il mio consiglio non richiesto di oggi quindi è di ricordarvi di far sedere al tavolo delle decisioni anche le donne, pensate a quanto possa essere difficile per alcune dire la propria quando si sente in minoranza.
Incentivatela a parlare e ad esprimere il proprio parere, magari regalandovi un punto di vista nuovo e inatteso. E noi, cerchiamo di provare a esprimerlo sempre, quel parere.
E nella vostra esperienza… Uomini e donne, alleati o nemici?
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