
- di Madonnager
Come i danesi crescono i figli è il titolo anche di un altro degli articoli. Nel caso ve lo foste perso, consiglio di andare a riprenderlo prima di proseguire. Lo trovate qui.
Nella puntata precedente abbiamo parlato dei primi 3 pilastri del metodo danese per crescere figli felici: il gioco, l’autenticità e il reframing.
Oggi affrontiamo gli altri 3.
4) EMPATIA

Quanto amo questa parola e questo concetto. Come è difficile essere empatici a volte e come è raro incontrare persone davvero capaci di “sentire” cosa provano gli altri. Pensare che è una dote così fondamentale. Anche nel lavoro. E nelle negoziazioni. Un sacco di tecniche partono cercando di capire le motivazioni ed emozioni più intime della controparte, per arrivare ad una soluzione davvero win-win (ossia dove entrambe le parti alla fine sono soddisfatte dalla trattativa).
Nonostante il crescente dilagare di narcisismo ed individulismo, svariate ricerche hanno rivelato che in noi è più innata l’empatia che l’egoismo. Giudicando e rimproverando meno, possiamo capire meglio la fragilità che è dentro di noi e negli altri, il che ci avvicina di più e plasma relazioni più forti. Mettere in pratica l’empatia insegna ai nostri figli a rispettare gli altri e se stessi. Imparare a capire e gestire le proprie ed altrui emozioni è molto correlato al benessere generale.
5) NO ULTIMATUM

Fare il braccio di ferro con i bambini non porta a risultati duraturi. Adottare uno stile di genitorialità autoritario (si fa così perchè lo dico io!) genera bambini che obbediscono per evitare le punizioni (purtroppo anche fisiche) ma non insegna loro ad accettare razionalmente delle regole condivise in famiglia. I danesi tendono ad avere uno stile di genitorialità autorevole piuttosto, che non significa permissivo, ma appunto capace di promuovere fiducia e resilienza nei figli.
Spiegano con calma e fermezza le regole, cercano di non arrabbiarsi (la calma genera calma) e se stanno per perdere le staffe, si danno il cambio con l’altro genitore. Per uscire dai momenti di empasse usano il senso dell’umorismo. Bambini a cui viene insegnato a comprendere e rispettare le regole sviluppano un senso di autocontrollo maggiore e crescono diventando adulti più felici e consapevoli.
6) TOGETHERNESS AND HYGGE

Questa parola “hygge”, da quello che ho capito, potrebbe essere tradotta con “stare insieme in famiglia, in armonia, intimità, rispettandosi e passando del tempo piacevole”. Ci ho messo 13 parole italiane vs 1 danese. Per dire.
E’ una missione vera e propria, con tanto di regole sottoscritte da tutti per evitare scortesie, recriminazioni quando si sta insieme, un modo per promuovere relazioni più durature in famiglia (anche allargata a zii e nonni) e crescere in un’atmosfera protetta e sicura. Lasciando “l’io” fuori dalla porta e concentrandosi sul “noi”. Famiglie serene e un forte sostegno sociale danno vita a bambini più felici.
Ecco qua come i danesi crescono i figli. Non sembra tanto difficile questa ricetta, molte di queste accortezze le seguiamo di già, su altre ci si può lavorare.
Ho trovato questa lettura molto interessante sia per crescere i miei bambini, sia come approccio anche al lavoro. Un team non è forse una forma allargata di famiglia? In cui si collabora, con rispetto, per un obiettivo comune? Dove si hanno delle regole condivise e riuscire a capirsi sfruttando le potenzialità di ciascuno porta valore a tutti? There is no “I” in team. Ecco un’altra occasione in cui essere MAMMA mi darà (ci darà!) dei punti di forza anche come MANAGER.
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