
- di Madonnager

Abbiamo festeggiato la fine dell’anno scorso a Zanzibar, con un bellissimo viaggio in famiglia, in cui non avrei pensato si potesse anche filosofeggiare. Inutile negare quanto sia rigenerante passare qualche giorno al sole durante le vacanze di Natale, quando il corpo si è ormai abituato al freddo inverno. Con la soddisfazione di spararsi le pose con il mare azzurro e la sabbia bianca come sfondo.

Preferisco però condividere soprattutto qualche pensiero da mamma su cosa voglia dire farlo in Africa. Perché volenti o nolenti non puoi solo goderti gli aspetti positivi della vacanza. Quando la filosofia HAKUNA MATATA incontra un milanese imbruttito, uno dei due somatizza. Tendenzialmente il milanese, che non accetta proprio per natura la lentezza, la disorganizzazione e la flemma dilagante.
In ogni caso, girare su strade sconnesse, vedere così tante baracche e gente che ciondola non proprio tra gli agi, obbliga a tutta una serie di riflessioni, non solo di tipo organizzativo.
Quindi sono contenta che mio figlio abbia avuto modo di fare un giro in un villaggio locale (la piccola non l’abbiamo portata). A pochi passi dal resort bellissimo, dotato di tutti i comfort, quasi a sottolinearne il contrasto, c’era infatti una comunità che durante il giorno è popolata di sole donne e una miriade di bambini, colorati e chiassosi. Felici ma estremamente poveri. Quasi tutti gli uomini passano la giornata a pesca, almeno da mangiare non manca.
Per fortuna qualche anima generosa ha fornito i fondi per costruire una scuola. Mentre guardavo quei bambini prendere le caramelle e le matite che avevamo portato loro, come fossero monete d’oro, quasi arrivando a litigare e strattonarsi, non ho potuto fare a meno di versare qualche lacrima, in silenzio e protetta dai mie occhiali da sole, sbirciando la reazione di mio figlio.
Senza troppi sentimentalismi e frasi di circostanza da “comunisti col Rolex”, che merito ha lui, abbiamo noi per essere nati dalla parte giusta del mondo? Nessuno. Proprio nessuno! E ci ho tenuto a ricordarlo a me stessa e a sottolinearlo molto anche a lui. Come e dove nasciamo non dipende da noi, ma quello che facciamo della vita che ci è stata data sì. Come ci comportiamo, le scelte che facciamo e come trattiamo gli altri.
Bello questo capodanno a Zanzibar con prima vera occasione per filosofeggiare con lui! Sembra che l’ultimo film di Zalone (Tolo Tolo) più o meno tocchi questi temi.
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Mamma, donna, manager, dispenso consigli che nessuno ha chiesto su come conciliare alla meno peggio la sindrome da multi-personalità. Restiamo in contatto!